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Per una vacanza con tutta la famiglia

Per una vacanza con tutta la famiglia

Il BED & BREAKFAST CALAPORTAVECCHIA si trova nelle immediate della PORTA VECCHIA in luogo più importante e significativo della storia di MONOPOLI  e il punto di partenza dell’itinerario per visitare questa incantevIl BED & BREAKFAST CALAPORTAVECCHIA si trova nelle immediate della PORTA VECCHIA in luogo più importante e significativo della storia di MONOPOLI  e il punto di partenza dell’itinerario per visitare questa incantevole città. La PORTA VECCHIA (1), che attualmente si presenta come area pedonale, luogo di incontro dei giovani e meta di piacevoli passeggiate. Subito dopo è possibile costeggiare la CINTA MURARIA (2), che offre un percorso verso le costruzioni storiche del paese.
Proseguendo sul lungomare inizia un tragitto pedonale, subito incontriamo la CHIESA DI S. SALVATORE (3) caratterizzata da un ampio portone; sulla destra c’è il TORRIONE S. MARIA (4), oggi conosciuto come “cannone” perché in passato era una postazione d’artiglieria utilizzato a per difendersi dagli attacchi via mare. Attualmente presenta una scaletta per accedere ad un piccolo ballatoio dal quale è possibile ammirare il caratteristico porto monopolitano.
Alla fine della strada si trova il CASTELLO DI CARLO V (5) che si erge sul promontorio detto Punta Penna. Ristrutturato qualche anno fa è oggi sede di convegni e meeting. È uno dei pochi edifici storici aperti al pubblico e attualmente contenitore culturale e museo di se stesso.                        Risulta ben conservata anche una grande porta ad arco in blocchi di pietra a forma di parallelepipedi e oltrepassandola è possibile ammirare il porto vecchio.
Di gran rilievo è il PALAZZO MARTINELLI (6), che si affaccia sul mare ed è stato edificato sulle mura di cinta. Caratteristiche sono le grandi finestre ed un loggiato con archi a tutto sesto in stile veneziano, che rimandano al periodo in cui i Veneziani conquistarono Monopoli verso la fine del 400.
Proseguendo il nostro percorso, subito di fronte a noi possiamo notare un piccolo arco che presenta un icona raffigurante la Madonna.
Svoltando a sinistra e percorrendo Via Porto giungiamo in PIAZZA PALMIERI (7) (preceduta dalle chiese di San Pietro e Paolo e di S. Teresa, attualmente chiusa al culto, ma sede di spettacoli teatrali), dov’è situato l’omonimo PALAZZO PALMIERI.
Proseguendo, possiamo ammirare le vie interne del Centro Storico e giungere così alla CHIESA DI S. LEONARDO (8) sede del Museo della Confraternita di San Giuseppe.
Costeggiando la chiesa e attraversando Vico S. Antonio Abate, si giunge in PIAZZA GARIBALDI (9) che ospita la BIBLIOTECA (10)PALAZZO CACACE (11) caratteristico è infatti il suo grande balcone terrazzato mistilineo lungo tutto il prospetto sorretto da due profondi arcani e la COLONNA INFAME (12) con l’orologio e lo stemma della città. Proseguendo sulla destra, c’è la CHIESA AMALFITANA (13) con annessa la chiesetta di S. GIUSEPPE.
Si narra che nel 1059 alcuni Amalfitani, scampati ad una tempesta grazie all’intervento della Madonna, elessero una grotta a luogo di culto, in segno di ringraziamento.                            Costeggiando il COLLEGIO DEI GESUITI, si imbocca Via Garibaldi dove possiamo ammirare antichi palazzi monopolitani come Palazzo Guida-Calderaro (XVIII sec.) e Palazzo Accinni (XVI sec.) oggi adibiti ad attività commerciali e abitazioni.
Al termine della via si può notare il Palazzo della Città sede dell’amministrazione comunale ed ex convento francescano, infatti è adiacente alla chiesa di SAN FRANCESCO D’ASSISI (14). Imboccando Via San Domenico si incontrano la Chiesa di San Giuseppe e Anna, la Chiesa di San Angelo fino ad arrivare all’omonima CHIESA DI S. DOMENICO (15) con il monastero attiguo, ora sede della Compagnia e della Stazione dei Carabinieri; alla fine della via, svoltando a destra possiamo notare PIAZZA XX SETTEMBRE (16), che quotidianamente ospita il mercato orto-frutticolo e ittico e PIAZZA MANZONI (17). Attraversando l’arcata adiacente alla piazza giungiamo al Sagrato della Cattedrale col suo ampio muraglione, abbellito da dieci statue.
Vi si affaccia il PALAZZO VESCOVILE (18) e l’imponente architettura della CATTEDRALE (19), la chiesa più importante e più visitata della città, nota anche perché ospita il quadro della Madonna della Madia, protettrice di Monopoli.
La leggenda narra che la notte tra il 15 e il 16 dicembre del 1117, nel porto di Monopoli approdò una zattera con l’icona raffigurante la vergine col bambino.
Questo miracolo è ancora oggi molto sentito dai monopolitani, infatti ogni anno ci sono due rievocazioni dell’avvenimento, il 16 dicembre ed il 14 agosto, quest’ultima fatta soprattutto per i turisti.
La Cattedrale si presenta a tre navate, nella parte superiore vi sono le scalinate che raggiungono la Cappella della Madonna della Madia in cui si custodiscono pregiati dipinti.
Sulle navate laterali si aprono dodici cappelle, rese preziose da altari, marmi, stucchi, dipinti e sculture.
Proseguendo per Via Cattedrale, dove è possibile visitare il Museo Diocesano e il Museo della Cattedrale, giungiamo in Via Argento dove troviamo la CHIESA DEL PURGATORIO (20), costruita tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII sec.
Caratteristico è il portone di colore verde che riproduce il tema della morte con scheletri e teschi.
La Chiesa all’interno è arricchita da numerose reliquie visibili anche dall’esterno.
Da Via Argento, svoltando a destra, si è in Via dei Molini, dove si affacciano i locali della Casa Parrocchiale e si può vedere, affacciandosi a sinistra, una parte dell’Antico Fossato.
È ben visibile, inoltre, il Bastione del molino, dalla forma cilindrica e il museo di artiglieria all’aperto con i cannoni risalenti al 1868.                                                                                  Nel grande fossato esiste ancora la CHIESA RUPESTRE S. MATTEO DELL’ARENA (21), così chiamata perché bagnata dal mare. Oggi non la si può visitare, ma è possibile ammirare la facciata con la statua di S. Matteo.
Qui termina il nostro percorso, ritornando al punto di partenza: La Porta Vecchia.

ole città. La PORTA VECCHIA (1), che attualmente si presenta come area pedonale, luogo di incontro dei giovani e meta di piacevoli passeggiate. Subito dopo è possibile costeggiare la CINTA MURARIA (2), che offre un percorso verso le costruzioni storiche del paese.
Proseguendo sul lungomare inizia un tragitto pedonale, subito incontriamo la CHIESA DI S. SALVATORE (3) caratterizzata da un ampio portone; sulla destra c’è il TORRIONE S. MARIA (4), oggi conosciuto come “cannone” perché in passato era una postazione d’artiglieria utilizzato a per difendersi dagli attacchi via mare. Attualmente presenta una scaletta per accedere ad un piccolo ballatoio dal quale è possibile ammirare il caratteristico porto monopolitano.
Alla fine della strada si trova il CASTELLO DI CARLO V (5) che si erge sul promontorio detto Punta Penna. Ristrutturato qualche anno fa è oggi sede di convegni e meeting. È uno dei pochi edifici storici aperti al pubblico e attualmente contenitore culturale e museo di se stesso.                        Risulta ben conservata anche una grande porta ad arco in blocchi di pietra a forma di parallelepipedi e oltrepassandola è possibile ammirare il porto vecchio.
Di gran rilievo è il PALAZZO MARTINELLI (6), che si affaccia sul mare ed è stato edificato sulle mura di cinta. Caratteristiche sono le grandi finestre ed un loggiato con archi a tutto sesto in stile veneziano, che rimandano al periodo in cui i Veneziani conquistarono Monopoli verso la fine del 400.
Proseguendo il nostro percorso, subito di fronte a noi possiamo notare un piccolo arco che presenta un icona raffigurante la Madonna.
Svoltando a sinistra e percorrendo Via Porto giungiamo in PIAZZA PALMIERI (7) (preceduta dalle chiese di San Pietro e Paolo e di S. Teresa, attualmente chiusa al culto, ma sede di spettacoli teatrali), dov’è situato l’omonimo PALAZZO PALMIERI.
Proseguendo, possiamo ammirare le vie interne del Centro Storico e giungere così alla CHIESA DI S. LEONARDO (8) sede del Museo della Confraternita di San Giuseppe.
Costeggiando la chiesa e attraversando Vico S. Antonio Abate, si giunge in PIAZZA GARIBALDI (9) che ospita la BIBLIOTECA (10)PALAZZO CACACE (11) caratteristico è infatti il suo grande balcone terrazzato mistilineo lungo tutto il prospetto sorretto da due profondi arcani e la COLONNA INFAME (12) con l’orologio e lo stemma della città. Proseguendo sulla destra, c’è la CHIESA AMALFITANA (13) con annessa la chiesetta di S. GIUSEPPE.
Si narra che nel 1059 alcuni Amalfitani, scampati ad una tempesta grazie all’intervento della Madonna, elessero una grotta a luogo di culto, in segno di ringraziamento.                            Costeggiando il COLLEGIO DEI GESUITI, si imbocca Via Garibaldi dove possiamo ammirare antichi palazzi monopolitani come Palazzo Guida-Calderaro (XVIII sec.) e Palazzo Accinni (XVI sec.) oggi adibiti ad attività commerciali e abitazioni.
Al termine della via si può notare il Palazzo della Città sede dell’amministrazione comunale ed ex convento francescano, infatti è adiacente alla chiesa di SAN FRANCESCO D’ASSISI (14). Imboccando Via San Domenico si incontrano la Chiesa di San Giuseppe e Anna, la Chiesa di San Angelo fino ad arrivare all’omonima CHIESA DI S. DOMENICO (15) con il monastero attiguo, ora sede della Compagnia e della Stazione dei Carabinieri; alla fine della via, svoltando a destra possiamo notare PIAZZA XX SETTEMBRE (16), che quotidianamente ospita il mercato orto-frutticolo e ittico e PIAZZA MANZONI (17).

Attraversando l’arcata adiacente alla piazza giungiamo al Sagrato della Cattedrale col suo ampio muraglione, abbellito da dieci statue.
Vi si affaccia il PALAZZO VESCOVILE (18) e l’imponente architettura della CATTEDRALE (19), la chiesa più importante e più visitata della città, nota anche perché ospita il quadro della Madonna della Madia, protettrice di Monopoli.
La leggenda narra che la notte tra il 15 e il 16 dicembre del 1117, nel porto di Monopoli approdò una zattera con l’icona raffigurante la vergine col bambino.
Questo miracolo è ancora oggi molto sentito dai monopolitani, infatti ogni anno ci sono due rievocazioni dell’avvenimento, il 16 dicembre ed il 14 agosto, quest’ultima fatta soprattutto per i turisti.
La Cattedrale si presenta a tre navate, nella parte superiore vi sono le scalinate che raggiungono la Cappella della Madonna della Madia in cui si custodiscono pregiati dipinti.
Sulle navate laterali si aprono dodici cappelle, rese preziose da altari, marmi, stucchi, dipinti e sculture.
Proseguendo per Via Cattedrale, dove è possibile visitare il Museo Diocesano e il Museo della Cattedrale, giungiamo in Via Argento dove troviamo la CHIESA DEL PURGATORIO (20), costruita tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII sec.Caratteristico è il portone di colore verde che riproduce il tema della morte con scheletri e teschi.
La Chiesa all’interno è arricchita da numerose reliquie visibili anche dall’esterno.
Da Via Argento, svoltando a destra, si è in Via dei Molini, dove si affacciano i locali della Casa Parrocchiale e si può vedere, affacciandosi a sinistra, una parte dell’Antico Fossato.
È ben visibile, inoltre, il Bastione del molino, dalla forma cilindrica e il museo di artiglieria all’aperto con i cannoni risalenti al 1868. Nel grande fossato esiste ancora la CHIESA RUPESTRE S. MATTEO DELL’ARENA (21), così chiamata perché bagnata dal mare. Oggi non la si può visitare, ma è possibile ammirare la facciata con la statua di S. Matteo. Qui termina il nostro percorso, ritornando al punto di partenza: La Porta Vecchia.

ITINERARIO CENTRO STORICO

 

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